lunedì 31 marzo 2008

La prima regola del Fight Club è: non parlare mai del Fight Club




Consiglio a tutti di rivedere e per più volte questo film che, potete scommetterci, tra qualche anno, sarà considerato come una pietra miliare del cinema contemporaneo, per il ritratto vero, lucido e crudo che riesce a dare della società occidentale e soprattutto dell'anima degli uomini del nostro tempo.

Quello che mi propongo di fare in questo blog è cercare di analizzare i fatti con l'ottica di Tyler Durden, cioè da un punto di vista il più distaccato possibile e cercando di non fare mai interferire tutte le sovrastrutture ideologiche o finto moralistiche ci impone il modello dominante della società in cui viviamo, cercando di mettere al centro l'uomo e la sua naturale "ricerca della felicità".

Ci sono tanti problemi ed enormi menzogne, non solo a livello Nazionale ma Mondiale, delle quali la maggior parte delle persone non conosce nemmeno l'esistenza (scie chimiche, signoraggio, ecc..). Il mio scopo è quello di guidare chi vorrà leggermi verso la conoscenza di queste verità che, alle volte sono palesi ma sulle quali, per via dei pensieri che ci vengono inculcati sistematicamente e strumentalmente dai media, è difficile focalizzare l'attenzione e, soprattutto, prendere le adeguate contromisure.

Open your mind!

Dimenticavo l'Ottava regola del Fight Club dice:

se questa è la vostra prima sera al Fight Club, dovete combattere!

domenica 16 marzo 2008

V2-Day: Festa di Liberazione

Il 25 aprile è il giorno della Liberazione, la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista.

Il 25 aprile 1945 sancisce la fine della dittatura fascista, la fine per l'Italia della 2° Guerra Mondiale. Una guerra che non ci vide nè vincitori, nè vinti: quella guerra l'Italia la pareggiò!

Il 25 aprile ci sarà il V2-Day in piazza Castello a Torino, ci sarà anche Beppe Grillo. C'è chi ha contestato la strumentalizzazione di questa data da parte del comico genovese, chi invece la ritiene comunque opportuna, perchè simbolica.

A mio avviso è una data che deve segnare una svolta per l'Italia e gli italiani: bisogna ridare la libertà alla stampa ed a quei giornalisti che non si sono voluti piegare al sistema, abbiamo bisogno di sapere ed avere quelle notizie che normalmente ci vengono nascoste da una stampa serva del potere politico. Tutto ciò che non sappiamo è vero. Bisogna liberare la TV dalla politica, liberare la TV da giornalisti come Fede, Riotta, Mimum, liberare la TV da Berlusconi e restituire le frequenze di Rete 4 ad Europa 7, così come stabilito anche dalla corte di giustizia europea.

Il 25 aprile è la festa di Liberazione: i nostri nonni liberarono la nostra nazione dalla dittatura, noi liberiamola da questi politici corrotti e da questa pseudo-informazione


sabato 15 marzo 2008

Camicia nera, fedina pure















Ma chi è veramente Ciarrapico. Lo possiamo apprendere dal sito: http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1826295.html

Che sia fascista, lo dice pure lui. E sarebbe pure una cosa grave, se non fosse per la fedina penale, che è molto più nera della camicia nera. Giuseppe Ciarrapico in arte Ciarra, stando al casellario giudiziario, vanta una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, prescrizioni e processi in corso da non temere rivali. Le condanne definitive, confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare: in primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni in una delle sue cliniche. Insomma il Cavaliere è stato di parola. Aveva promesso di non candidare “supposti autori di reati”: infatti candida quelli sicuri. La carriera penale del futuro senatore del Popolo della Libertà Provvisoria inizia nel 1973, quando la Corte di Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata ai danni di Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra. Nel 1974 altra condanna: il pretore di Cassino gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, sentenza poi confermata in Cassazione. Poca roba, rispetto a quel che verrà con Tangentopoli e anche dopo. Nel marzo ’93 viene arrestato dal gip Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, per lo scandalo Italsanità dal quale verrà poi assolto (condannato però il figlio): la Cassazione stabilisce che la signora Vespa l’ha incarcerato su elementi insussistenti. Aprile ’93: Di Pietro lo fa di nuovo arrestare per una stecca di 250 milioni di lire versata al segretario del Psdi Antonio Cariglia su richiesta di Andreotti. “Era vero, li diedi per arruolare Domenico Modugno alle feste dei socialdemocratici”, dirà lui anni dopo. Passa un mese e torna dentro, stavolta per un presunto miliardo alla Dc andreottiana nello scandalo delle Poste. A giugno, condanna in primo grado a 6 mesi per diffamazione: aveva affisso a Fiuggi un manifesto in cui dava a un consigliere comunale del “mentitore diffamatore mestatore”. Nel 1997 la Procura di Roma lo fa rinviare a giudizio per peculato, abuso e falso nella sua attività di re delle acque minerali: secondo il pm Maria Cordova, mentre era custode giudiziario dell’Ente Fiuggi, Ciarrapico omise di versare 20 miliardi al Comune e si appropriò di somme di denaro per spese pubblicitarie, interessi passivi e acquisto di beni capitalizzati, rinnovando il contratto di vendita dell’acqua Fiuggi a una sua società che offriva prezzi inferiori rispetto a un’altra (danneggiando il Comune, che percepiva un tot a bottiglia). Nel 1995 viene condannato con rito abbreviato per falso in bilancio delle Terme Bognanco. Ma questi processi finiscono in nulla. Nel 1998, però, arriva la prima mazzata: condanna in Cassazione a 4 anni e 6 mesi per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. La sua “Fideico”, nel 1982, aveva ottenuto dalla Banca di Roberto Calvi e della P2 un improvviso aumento della linea di credito da 4 a 39 miliardi, restituendo solo le briciole. Nel 1999, il kappaò: altra condanna definitiva a 3 anni per il crac da 70 miliardi della società che controllava la “Casina Valadier”, il palazzetto liberty romano trasformato in ristorante. Ma il Ciarra, pur dovendo scontare 7 anni e mezzo, non finisce in carcere: grazie all’età e agli acciacchi, ottiene l’affidamento ai servizi sociali. Intanto i processi avanzano, con qualche botta di fortuna. Nel ’99, condannato in appello per emissione di assegni, il nostro eroe è assolto in Cassazione perchè il reato è stato appena depenalizzato. Nel 2000 cade in prescrizione la condanna in primo grado per violazione della legge sulle assunzioni obbligatorie di invalidi. Nel 2001, condanna in primo grado a Perugia per abuso d’ufficio insieme al giudice fallimentare di Frosinone che nel ’93 regalò l’amministrazione controllata alla sua capogruppo “Italfin 80” in crisi nera, evitandogli il crac: reato poi estinto per prescrizione. Intanto lui s’è dato alle cliniche private. E anche in quel ramo riesce a dare lavoro alla Giustizia. Nel 2002 il Tribunale di Roma lo condanna a 1 anno e 8 mesi per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni: insieme ad alcuni dirigenti della “Quisisana”, avrebbe imposto a una cinquantina di pazienti sottoposti a trasfusioni parcelle gonfiate per 3-400 mila lire l’una. E nel 2005 è rinviato a giudizio per ricettazione nella vecchia vicenda delle tangenti al ministero delle Poste. Ma ci sono pure questioni recentissime, come quella che lo investe per la sua ultima vocazione: editore di giornali locali, undici “cocoperative” tra la Ciociaria e il Molise, finanziati dallo Stato. Del novembre 2007, il Ciarra è indagato a Roma per truffa ai danni di Palazzo Chigi: pare che tra il 2002 e il 2005 abbia incassato il doppio dei contributi dovuti, attestando falsamente che le società “Editoriale Ciociaria Oggi” e “Nuova Editoriale Oggi” hanno una gestione separata. In attesa di sapere come stanno le cose, il Gip gli ha sequestrato i 2,5 milioni che stavano arrivando dalla Presidenza del Consiglio. Ma ieri Berlusconi ha detto di averlo candidato per avere finalmente qualche giornale amico: tra qualche mese, se tutto va bene, Fedina Nera a Palazzo Chigi potrà entrare quando gli pare.

E meno mane che si era parlato di liste pulite.....o forse anche lui è un perseguitato politico?

mercoledì 12 marzo 2008

Clemente Mastella.....ma va......

MENO UNO...
Il mondo della rete esulta alla notizia che Demente Mastella rimarrà fuori dal parlamento.
Un grido unanime si eleva: ERA ORA!
Speriamo di non vederlo come ministro oppure alle prossime elezioni europee.
Via per sempre!

Agente orange

Le immagini di questo video sono molto forti, ma credo che si debba avere il coraggio di vederle. Ancora oggi 1 bambino su 3 in Vietnam nasce con deformazioni causate dall'Agente Orange usato dall'esercito USA per sconfiggere i così detti Vietcong, ma forse non erano altro che partigiani vietnamiti a difesa della loro terra dall'invasore americano.
L'utilizzo di questo agente sembrerebbe nulla a confronto dello scenario prospettato dal gen. Fabio Mini (ex capo di stato maggiore NATO del Sud Europa) e che si può leggere in quest'intervista:

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2454

Leggendo ciò che dice non può che prospettarsi un futuro spaventoso, la pazzia e la crudeltà umana sembrerebbe senza limiti. La tecnologia umana in mano apersone sbagliate può generare morte e distruzione, senza dover per forza smobilitare eserciti o dichiarare guerre. Hitler a confronto di questi pazzi diventerebbe un angioletto.

Ascoltando e leggendo l'intervista di questo generale mi sono posto una domanda: lo Tsunami del dicembre 2004 fu causato da un vero terremoto?

domenica 9 marzo 2008

Montanelli su Berlusconi

Non serve commentare le parole di un grande giornalista. Resta il rammarico di non vederlo più.

La stampa di oggi è il cane fedele della Casta, ed i politici sono i padroni sono che danno l'osso al cane ubbidiente attraverso il finanziamento pubblico ai giornali.

Per una informazione libera servono giornalisti liberi di parlare e di scrivere, ma se vivi grazie ai soldi pubblici diventa difficile lavorare. Direttori servili ti taglierebbero fuori e di coplo ti ri ritrovi disoccupato



Inceneritori e CIP6



















Incenerire si può, anzi si deve....almeno è questo ciò che sostengono molti nostri parlamentari (specialmente quelli di Centro destra, ma anche Voltroni li voule), ma quello che non ci dicono è il perchè. Leggendo il resoconto stenografico del Senato, lo si può capire bene: Matteoli afferma tranquillamente che togliere i CIP6 ai termovalorizzatori arrecherebbe un danno alle banche...
UN DANNO ALLE BANCHE? Certo, le banche vengono prima dei cittadini. Geronzi e Passera valgono più dei cittadini di Acerra o di Brescia, costretti a bere latte alla diossina.
Ma non si era detto che l'inceneritore di Brescia era il migliore al mondo e che non inquinava?
Peccato che chi l'ha premiato annovera tra i suoi finanziatori la Martin GmbH, che ha costriuto l'inceneritore di Brescia. Premiatore e premiato sono la stessa persona!
Ovviamente TG e giornali vari hanno pensato bene di tacere sul latte inquinato di Brescia, altrimenti come si può rilanciare la costruzione dell'inceneritore ad Acerra?
Senza i CIP6, nessuno vuole costruire un inceneritore. Il governo Prodi gli aveva tolti con l'ultima finanziaria (finalmente!), ma poi il bando di gara per il mega inceneritore campano è andato deserto, ma non appena reintrodotto con un decreto speciale ecco che come per magia la gara si rianima.
Intanto la magistratura chiude l'inceneritore di Terni perchè inquina, indagando nove persone tra cui il sindaco proprio perchè inquinavavo consapevolmente! Ma anche questo la TV non ce l'ha detto.
TUTTO CIO' CHE NON SAI E' VERO, TUOTTO QUELLO CHE VEDI IN TV E' FALSO.